Caratteristiche
Ambiente
L’ambiente marino costituisce per l’Asinara un elemento di notevole interesse scientifico e naturalistico.
E’ caratterizzato da elevata integrità e diversità delle comunità sia vegetali che animali e dall’ottima qualità delle acque: le acque circostanti, l’isola dell’Asinara presentano una qualità elevata come dimostrato dalla notevole trasparenza e dalle basse concentrazioni di composti ed elementi indicatori d’impatto antropico.
La morfologia del fondo marino risulta costituita da falesie con franate ricche di anfratti, canaloni e spaccature; la piattaforma in alcuni punti sprofonda raggiungendo rapidamente i 50 metri come presso Punta Preda Bianca, Punta Tumbarino, Punta dello Scorno quello orientale decliva invece gradualmente fino ad una profondità massima di 50 metri circa. Il fondo ha un basamento costituito da una massa scistosa attraversata da filoni, vene di quarzo e da substrati incoerenti che contengono sabbie grossolane di detrito organogeno da cui emergono frequentemente grossi affioramenti rocciosi.
La presenza della Posidonia (pianta endemica del Mediterraneo) permette la crescita delle lunghe praterie tra le quali numerosi speci marini si nutrono e si riproducono (cavalluccio marino). Possiamo trovare varie specie protette come la pinna nobilis, le cicale, ma il passaggio delle salpe, saraghi, orate, triglie invitano ad un immersione indimenticabile. Al largo delle coste nella rete dei pescatori sono frequenti le verdesce ma purtroppo anche le varie specie dei delfini e tartarughe. Per curare quest'ultimi é stato istituito anche un ospedale al'porto dell'isola.
Da visitare
Centro visitatori
Super Carcere di Fornelli: Centro visitatori animato dalle Guide Esclusive del Parco. Visita guidata alla struttura carceraria che ha ospitato il carcere di massima sicurezza e i reclusi sottoposti al regime dell’art. 41 bis
Diramazione di Tumbarino: Osservatorio Faunistico
Sentiero panoramico di Stretti: dalla strada principale verso gli Isolotti Candelliere; sviluppo: m. 180 circa. Tematismi: le formazioni primarie dell’ambiente estremo della regione di Stretti; inizio della faglia di Posada: il “mare di fuori”, affascinante soprattutto nel mattino; presenza di un fiordo che mostra, evidenti, i segni di una inadeguata consapevolezza dell’ambiente, per la gran quantità di materiali portati dal mare, provenienti dalle più disparate parti del Mediterraneo
Campu Perdu: Punto di ippoturismo
Il Centro di Recupero per Tartarughe Marine dell'Asinara
Cala Reale:
Casa del Parco: ospita una mostra fotografica permanente di ambienti marini dell’Asinara, della Sardegna
Centro del Mare: piccolo Museo naturalistico del mare e Centro di educazione ambientale, con diorami riproducenti i fondali ed alcune biocenosi marine dell’Asinara;
Chiesa di Cala Reale
Sentiero e Giardino mediterraneo; Relitto Romano: Relitto di epoca romana, che trasportava anfore contenenti prodotti a base di pesce, ora visibile a pochi metri di profondità, a poca distanza dal molo di Cala Reale.
Cala d’Oliva:
Cala Murighessao dei Detenuti: area dotata di tavoli e panche per pic-nic
Diramazione centrale: Centro di Educazione ambientale
Bunker 41bis
Esposizioni d’arte
Fauna
Nell’isola oggi sono segnalate oltre 80 specie di vertebrati terrestri appartenenti alle classi degli Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi ed annovera diverse specie rare e in via di estinzione.
Uno dei piu interessanti é di certo l'asinello bianco dell’Asinara. L’asinello bianco è caratterizzato da dimensioni ridotte che in un soggetto adulto sono di circa un metro di altezza. Risultato probabilmente della mutazione genetica, le sue origini non sono certe. Sull'isola contiamo circa 120 esemplari.
Gli uccelli sono tra gli animali meglio conosciuti dell’isola e studiati da oltre 15 anni, con censimenti alle colonie e con inanellamenti per studiare il flusso migratorio. Dal 1998 l’Asinara è inclusa nel progetto denominato Piccole Isole coordinato dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, che ha come finalità principale lo studio della migrazione primaverile dei passeriformi transahariani. Sono state osservate circa 150, tra le quali 52 sono risultate nidificanti.
Ben 80 specie rivestono un interesse conservazionistico Europeo: risultano di interesse globale ( falco grillaio e gabbiano Corso). 13 minacciate, vulnerabili o rare ( esempio berta maggiore, falco della regina, beccapesci, ghiandaia marina, codirosso, averla cenerina, averla capirossa, ortolano. 31 specie hanno areale prettamente Europeo ( esempio falco pescatore, gheppio, falco, cuculo, pernice sarda, barbagianni, civetta)
Sono presenti 11 speci di mammiferi (cinghiale, lepre sarda, riccio, muflone, cavalli, bovini …..)
Tra le specie endemiche possono essere ricordate la luscengola, curioso rettile squamato, la lepre sarda e la crocidura rossiccia, piccoli roditori; tra le specie Sardo-Corse il barbagianni di Sardegna, lo scricciolo, il piglia mosche e lo zigolo nero; invece nella sottospecie Sarda, il quercino e il muflone.
Tra gli anfibi sono presenti tre specie appartenenti all’ordine degli anuri: Raganella, Discoglosso, Rospo smeraldino rinvenibili presso fontanili e riserve d’acqua.
Tra i rettili sono state segnalate 12 specie, tra cui la testuggine comune, la testuggine greca, la lucertola tiliguerta, il colubro e la biscia viperina.
Flora
Il paesaggio è fortemente condizionato dalla macchia che presenta diverse strutture: bassa, rada, alta.
Diversi endemismi piante che presentano un’areale di distribuzione limitato ad un determinato territorio; sono circa trenta specie come Centaurea horrida, endemismi da gariga costiera. E’ una specie di antica origine ed è protetta dalla Convenzione di Berna, relativa alla Conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa, che comprende solo 20 piante italiane
Limonium acutifolium presente lungo tutta la costa dell’ isola, Limonium laetum, è una pianta rara e in notevole diminuzione per il tipo di habitat in cui vive. Si trova negli stagni costieri.
Si identificano vari tipi di macchia lentisco, ginepro, euforbia, olivastro