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Parco Regionale di Porto Conte

Descrizione

Il Parco Regionale di Porto Conte - istituito nel 1999 - situato nelle zona circostante della cittá di Alghero si estende in piú di 5 mila ettari di superficie terrestre.  Grazie a un’elevata diversità ambientale ospita numerose specie animali e vegetali. Falesie calcaree a strapiombo, macchia mediterranea, zone boscose, insenature, stagni, spiaggette roccose, piccole isole circondano massiccia gigantesca di Capo Caccia e Punta Giglio. Quest'ultimi presentano un complesso sistema di grotte, di varia forma e dimensione, che interessano sia la parte emersa che quella sottomarina.  Fra queste, la Grotta di Nettuno è certamente la più conosciuta; è infatti una cavità turistica che si apre a livello del mare nella costa occidentale del promontorio di Capo Caccia. Nel versante opposto del capo è invece situata la Grotta Verde, raggiungibile tramite una breve scalinata che porta a circa 90 m di quota, dove è posto il gigantesco ingresso visibile anche dal mare. La Grotte di Nereo é una delle grotte sommerse piu grandi dell'Europa, rappresenta un raro e sorprendente ambiente marino con gli stalatiti sommerse, speci particolari.
Sul territorio del Parco di Porto Conte sono stati girati vari film.
Il periodo più indicato per assaporare profumi e colori delle fioriture è tra marzo e maggio. Per le escursioni di trekking tutto l’anno, ma i periodi più indicati sono marzo-maggio e settembre-novembre. Per lo snorkeling, trekking, balneazione ed escursioni in mare tra giugno e settembre


Caratteristiche

Da visitare Grotte in superficie: Grotta del Nettuno Grotte sommerse: Grotta Verde, Grotta Nereo, Grotta dei Fantasmi, Grotta della Madonnina, Tunnel azzurro Arca di Noé Golfo di Porto Conte Spiaggia Mugoni, Cala Dragunara, Cala d'Inferno Punta Giglio Casa Gioiosa Isola Foredada Isola Piana
Fauna Nel territorio del Parco si riproducono vari specie di anfibi, rettili, settantacinque specie di uccelli e ventitre specie di mammiferi. Gli uccelli sono la categoria sistematica più rappresentativa. Tra le specie nidificanti assumono molta importanza quelle legate alle falesie costiere e alle piccole isole come l’Uccello delle tempeste, la Berta maggiore e minore, il Marangone dal ciuffo, il Grifone, il Falco pellegrino (nella penisola di Capo Caccia è presente una delle colonie più numerose) e quelle delle zone umide come lo Svasso maggiore e il Pollo sultano. Tra i mammiferi di rilevante importanza sono le popolazioni di Chirotteri e alcune specie introdotte nel promontorio di Capo Caccia negli anni ’70 come il Cavallino della Giara, l’Asino sardo e l’Asino bianco dell’Asinara che costituiscono oggi popolazioni selvatiche e il Daino. Nella metà del secolo scorso si è estinto dal territorio del Parco il Falco pescatore, unico rapace che si ciba esclusivamente di pesce, ma non sono in corso progetti per favorire il suo ritorno alla nidificazione. La flora del Parco di Porto Conte è costituita da diverse centinaia di entità.
Flora La flora del parco è tipicamente mediterranea. Ad esempio mancano le specie caducifoglie invernali, ma ve ne sono alcune caducifoglie estive, come Euphorbia dendroides e Anagyris foetida. Nel parco sono molto diffuse le specie che si difendono dall’aridità riducendo il proprio ciclo vitale a meno di un anno o quelle perenni che assumono un portamento denso e pulvinato. Tra le specie arbustive sono molto comuni il lentisco e la palma nana, mentre è di notevole interesse la presenza, nella parte terminale della penisola di Capo Caccia, della principale popolazione sarda di vulneraria barba di Giove (Anthyllis barba-jovis). La componente più originale della flora del parco è però costituita dalle specie endemiche. Tra queste vi è una specie, Anchusa sardoa, che in tutto il mondo vive esclusivamente all’interno del parco di Porto Conte, sulle sabbie dell’omonima baia. Altre specie, come Centaurea horrida, hanno all’interno del parco una porzione significativa del loro areale. Un area naturale assai importante ed inserita nell’area parco è rappresentata dalla laguna del Calich. Una laguna che nonostante i cambiamenti dovuti all’intervento dell’uomo a partire dal 1938, riveste a tutto oggi una grande importanza naturalistica ed economica tanto è vero che è stato inserito all’interno del Parco ed è considerato dall’Unione Europea una Zona a Protezione Speciale Infatti, come molti ambienti umidi, è luogo di sosta, svernamento e nidificazione di numerose specie di uccelli strettamente legati a questi ecosistemi. In particolare nello stagno del Calich, a partire dagli anni ’30 del secolo scorso, sono state osservate 149 specie di uccelli di cui 89 sono migratori regolari. Tra le specie nidificanti (50), 39 sono quelle la cui nidificazione è certa e fra queste si ricordano il Tuffetto, il Germano reale, il Porciglione, la Folaga, la Gallinella d’acqua e il Pollo sultano.

Servizi

Accessibile per disabili
Parcheggio
Ristorante

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