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Parco Nazionale dell'Arcipelago di la Maddalena

Descrizione

Parco geomarino a Nord-est della Sardegna, si estende si estende su una superficie - tra terra e mare - di circa 18.000 ettari (5.134 ettari di superficie terrestre e 13.000 ettari di superficie marina) e 180 chilometri di coste. Il Parco Nazionale comprende tutta l'area marina dell'Arcipelago di La Maddalena e include anche quella terrestre, ovvero tutte le isole e gli isolotti appartenenti al territorio del Comune di La Maddalena: Isola Spargi, Isola Razzoli, Isola Santa Margherita, Isola Budelli, Isola di la Maddalena, Isola Caprera.
Il Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena rappresenta anche una parte significativa del territorio dello Stato italiano e della Sardegna nell'istituendo Parco marino internazionale delle Bocche di Bonifacio, per la cui realizzazione l'Ente Parco coopera da circa dieci anni con gli organismi corsi preposti alla tutela dell'ambiente.
Una piccola colonia di pastori provenienti dalla vicina Corsica, a partire dalla metà del seicento, prende possesso dell'arcipelago e, soprattutto, dell'isola madre.
Le isole erano disabitate: le uniche probabili presenze sull'isola maggione furono delle stazioni militari romane e, a Santa Maria, a metà del duecento, un convento di monaci. Le isole intermedie erano frequentate dai pirati barbareschi per le loro scorribande, ma non furono mai abitate finchè gruppi di pastori corsi decisero di porre fine alla loro condizione di transumanti, fermandosi nell'isola maggiore, ponendo le basi per la nascita della comunità di La Maddalena.

L'unica isola abitata é La Maddalena in cui sono presenti alberghi, ristoranti, e servizi, collegato con un ponte all'Isola Caprera, con la tomba di Garibaldi. La Maddalena é collegato dal porto di Palau con tragetti giornalieri e da qui si ragggiunge anche l'Isola Caprera. Le altre isole sono raggiungibili in barca a noleggio oppure con escursioni giornalieri in barca.


Caratteristiche

Ambiente Nelle immersioni all’interno dell’Arcipelago, disciplinate dall’Ente Parco, si possono incontrare invertebrati protetti da convenzioni e direttive internazionali; ricordiamo in particolare la Nacchera (Pinna nobilis) e la Patella ferruginea, molluschi di dimensioni relativamente cospicue, specie che rischiano di scomparire a causa della raccolta indiscriminata. Per quanto riguarda l'ittiofauna l'area è tra le più interessanti di tutto il Mediterraneo per la presenza di popolazioni stanziali di cernie brune (Epinephelus marginatus) e corvine (Sciaena umbra). La ricchezza delle specie pelagiche è spiegabile con il passaggio obbligato dalla strettoia Corsica-Sardegna. Anche i Mammiferi marini e i grandi pesci cartilaginei, vengono avvistati frequentemente nelle acque del Parco. Occasionalmente, le acque dell'Arcipelago ci regalano avvistamenti di grandi mammiferi del mare quali balenottere comuni (Balaenoptera physalus), capodogli (Physeter catodon) senza dimenticare i tursiopi (Tursiops truncatus), delfini costieri che si lasciano avvistare frequentemente all'interno dell'Arcipelago, e tartarughe marine (Caretta caretta) che riposano sulla superficie dell'acqua.
Da visitare Museo di Giuseppe Garibaldi, Centro di Educazione Ambientale, Museo del Mare, Casa di Domenico Millelire, Villa Weber Spiaggie: Cala Brigantina, Spiaggia Rosa, Cala Conneri, Cala Coticcio
Fauna L'arcipelago di La Maddalena ricade tra le aree più importanti per la fauna vertebratica (Anfibi, Rettili, Uccelli, Mammiferi) e in particolare per gli uccelli marini nidificanti. Dalle ricerche avviate dal Parco Nazionale è emerso che il sistema delle piccole isole tra la Sardegna e la Corsica rappresentano inoltre una tappa importante per la sosta degli uccelli migratori transahariani nel passo pre-riproduttivo. La fauna vertebratica dell'Arcipelago di La Maddalena costituisce un campione rappresentativo della comunità del Mediterraneo centro occidentale, sia per quanto riguarda la sua componente terrestre che quella marina. Sono ben rappresentate, tra i rettili, popolazioni di specie endemiche del sistema Sardo-Corso (Archeolacerta bedriagae, Algyroides fitzingeri) o minacciate in parte a livello mondiale (Phillodactylus europaeus, Testudo hermanii robertensis, Testudo marginata). Sebbene per questo aspetto non si possa parlare in assoluto di un sito di valenza unica, va tuttavia messa in evidenza la rilevanza globale per alcune specie di uccelli marini nidificanti nell'arcipelago quali il gabbiano corso (Larus audouinii), unica specie di gabbiano endemico del Mediterraneo; e la sottospecie Mediterranea del Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii) le cui popolazioni all'interno dell'area rappresentano rispettivamente l'1% e il 3% della popolazione mondiale. Anche le popolazioni di Calonectris diomedea raggiungono con circa 1800 coppie nidificanti il 3% della popolazione mediterranea di questa specie. L'Arcipelago inoltre ospita l'unica popolazione del Mare Mediterraneo di sterna comune (Sterna hirundo), specie che nidifica e si alimenta unicamente nell'ambiente marino, di rilevanza internazionale. Ad esclusione del Gabbiano reale, tutte le altre specie godono della particolare protezione della Direttiva "Uccelli selvatici" (79/409), della normativa nazionale (legge n. 157/1992) e regionale (L.R. n. 23/1998). Tra la fauna esotica ha creato alcuni problemi la introduzione di cinghiali di incerta provenienza nelle biocenosi dell'Isola di Caprera e di Isola Spargi, a cui si sta provvedendo, da parte del Parco, ad una graduale eradicazione.
Flora Le principali formazioni vegetali sono quelle tipiche della fascia costiera mediterranea: è presente una macchia dominata da ginepro, corbezzolo, fillirea, lentisco, mirto, erica, calicotome, cisto ed euforbia; verso la costa la vegetazione degrada dalla macchia più bassa alla gariga dove, tra le fitocenosi più caratteristiche, occorre menzionare quelle alofile. Le superfici sabbiose e i luoghi più o meno salsi consentono la presenza di formazioni di alimieti, salicomieti e di vegetazione psammofila.   Il paesaggio vegetale delle isole è fortemente condizionato dal fattore vento, dall'insolazione, dall'aridità e dalla povertà dei suoli, dall' altitudine e dalla distanza dalla terraferma. Nell'Arcipelago di La Maddalena la componente endemica esclusiva o rara ha dato origine ad associazioni vegetali uniche, rare o comunque, se più comuni, oltremodo ben rappresentate e in condizioni di massima evoluzione come nel caso delle basse formazioni ad Artemisia densiflora a Razzoli e i ginepreti a Juniperus phoenicea di Isola Spargi, Isola Caprera, Isola Budelli, Isola Santa Maria e la stessa La Maddalena; la cui estensione e il relativo dato di conservazione non trova riscontri nell'area mediterranea.

Servizi

Accessibile per disabili
Bar
Navetta
Parcheggio
Ristorante
Toilette

Mappa


Foto