Importante e ben conservato complesso termale edificato dai romani tra il I ed il III sec. d.C. Il nucleo primitivo fu costruito in corrispondenza di una sorgente termale calda (54° C di temperatura) per poterne sfruttare le proprietà benefiche ed è caratterizzato dalla tecnica muraria denominata "opus quadratum". L'acqua termale, miscelata con quella fredda di una vicina sorgente, veniva utilizzata in una piscina coperta con volta a botte ed affiancata da due porticati. La struttura conserva ancora la piscina quasi integra, uno dei porticati, sale con vasche più piccole e un tempio pagano dedicato al culto delle Ninfe, divinità delle sorgenti curative.
A questo impianto si addossa un secondo stabilimento, databile al III secolo, costruito in "opus vittatum mixtum" e destinato a percorsi igienico-curativi. La struttura utilizzava l'acqua della sorgente fredda posta a monte e scaldata dai forni destinati anche alla produzione di aria calda. Grazie ad un sistema di intercapedini murarie e pavimentali, alcune sale venivano riscaldate (tepidaria e calidaria) e si poteva così effettuare un passaggio graduale tra ambienti a temperature differenziate e bagni in acque fredde e calde. L'area comprende inoltre un ampio piazzale contornate da sale destinata allo svago, i resti del "castellum aquae" e un sistema di canalizzazione per un breve tratto ancora funzionante. Le sorgenti che consentivano il funzinamento del complesso sono ancora oggi entrambe attive e rendono questo luogo storico ancor più affascinante.