L'Esposizione Multimediale
Il piano nobile del Palazzo del Marchese ospita dal 15 aprile 2017 il Museo Andrea Parodi, cantante turritano prematuramente scomparso nel 2006. L’esposizione si articola in quattro aree: Luoghi e Memorie, Il Mare e le Terre Intorno, Discografie e Ventanas.
Luoghi e memorie è un reticolato grafico in cui ogni casella rappresenta una tappa della vita di Andrea Parodi. Immagini ed illustrazioni artistiche sono esposte e retroilluminate in una rigorosa scansione che si specchia nello scorrere di suoni e testimonianza all'interno dei monitor.
Il mare e le terre intorno è un percorso intimo raccontato in prima persona da Andrea Parodi attraverso suoni e immagini: tre schermi proiettano, in perfetto sincronismo, una sorta di album evocativo.
Discografie è una sezione dedicata interamente alla musica. La stanza è costellata da postazioni dove scoprire i diversi contenuti. Il visitatore può fruire dell'ascolto dei brani su pouff disposti su una stratificazione di dischi in vinile.
Ventanas è uno spazio che apre al proseguimento del percorso artistico appena visitato, attraverso la Fondazione Andrea Parodi e le sue attività. Il tutto è mappato in uno spicchio curvo attraverso una grafica che allude ad un telaio tipico sardo, in cui i nodi sono sostituiti da pixel, ad indicare l'importanza della modernizzazione di un percorso che attinge alla tradizione.
Il Palazzo del Marchese
Il palazzo del Marchese di San Saturnino è uno dei più importanti edifici di pregio presenti in città. Affacciato sul Corso Vittorio Emanuele II, occupa un intero isolato delimitato negli altri lati da via Cavour, via Petronia e Piazza Marinaru. L’immobile, costruito nella prima metà dell’Ottocento, apparteneva alla famiglia nobiliare dei Marchesi di San Saturnino che aveva come capostipite il diplomatico Don Raimondo de Quesada (1761-1849), primo Marchese di San Saturnino, Giudice della Reale Udienza e Segretario di Stato e di Guerra. Dopo alterne vicende l’edificio divenne proprietà di privati, per poi essere riacquistato dal Comune di Porto Torres negli anni Novanta del Novecento.